Puglia: negli ultimi due anni raccolte da RenOils quasi 3.000 tonnellate di oli e grassi vegetali e animali esausti.

Barletta, 11 settembre 2020Ennio Fano, Presidente di RenOils, è intervenuto nell’ambito della terza giornata dell’evento “La Disfida della Sicurezza”, organizzato da SafeGreen e dedicato alla trilogia sulla sicurezza (alimenti, lavoro, ambiente).

In particolare Fano si è confrontato con altri esperti sui green jobs e su quanto l’economia verde incida sul mondo del lavoro, tra indotto diretto e indiretto, e nel corso del suo intervento ha fatto il punto sulla raccolta dell’olio vegetale esausto in Puglia e in Italia. RenOils, che è un Consorzio senza scopo di lucro, costituito su iniziativa di alcuni operatori e associazioni di categoria nel 2016, si occupa della raccolta degli oli e grassi alimentari esausti (cod. CER 200125) con l’obiettivo di aumentarne ed efficientarne il recupero ai fini ambientali. Complessivamente da inizio attività RenOils ha gestito oltre 70.000 tonnellate grazie alla filiera che opera su tutto il territorio nazionale assicurando una raccolta capillare con interventi anche in zone difficilmente raggiungibili.

In Puglia nel 2019 le aziende associate a RenOils hanno svolto il servizio di ritiro presso 6.255 aziende produttrici di oli vegetali esausti, di queste 2.214 appartengono al settore della ristorazione. In totale, dal territorio pugliese sono state avviate a rigenerazione 2.447 tonnellate di oli esausti, a cui si aggiungono le quasi 387 raccolte nel corso del 2018.

Come avviene la raccolta
L’olio raccolto, da cittadini e attività legate al mondo della ristorazione, viene periodicamente ritirato dalle aziende che compongono il consorzio RenOils e il Comune interessato dalla raccolta riceve un rimborso di 150€ ogni tonnellata di olio.

Che fine fa l’olio raccolto
L’olio vegetale esausto è a tutti gli effetti un rifiuto. Viene pertanto avviato a un trattamento che ne consente il completo riciclo, trasformandolo in bio-carburanti, lubrificanti e prodotti cosmetici. Un contributo importante alla salvaguardia dell’ambiente se si considera che un litro d’olio è sufficiente a inquinare una superficie d’acqua di 1.000 mq.